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LE DONNE NELLA STORIA: SYLVIA PLATH

LE DONNE NELLA STORIA: SYLVIA PLATH

SYLVIA PLATH, (nata a Boston, Massachussets, il 27 ottobre 1932 – morta  11 febbraio 1962

È stata la poetessa che vinse un premio Pulitzer postumo

Sylvia Plath

Malgrado la morte prematura e la perdita di parte del suo lavoro, l’opera di Sylvia Plath è considerata uno dei più straordinari compendi poetici del XX secolo. La sua vicinanza al dolore, alla malattia mentale e alla sofferenza fece di lei una delle massime esponenti del genere confessionale, plasmato brillantemente nei suoi versi scarni

Primogenita nata da genitori di origine tedesca insegnanti.

Sin da piccola Sylvia si dimostrò altamente perfezionista e appassionata. Scriveva, dipingeva, suonava il pianoforte e otteneva voti eccellenti. A otto anni pubblicò la sua prima poesia, e da allora non smise di sviluppare il suo genio creativo.

Nel 1940 Otto Emil Plath morì a causa di un diabete mai curato. La sua morte fu devastante per la giovane Sylvia, che a nove anni soffrì della sua prima crisi depressiva. Nel periodo di lutto dovette affrontare il dolore causatole dal senso di tradimento verso il padre morto, con cui pure aveva avuto un rapporto abbastanza problematico (era un uomo molto autoritario), e gli scontri con la madre, a cui rinfacciò sempre di non aver pianto pubblicamente la perdita del marito.

Da adolescente Sylvia iniziò a tenere un diario che scrisse per tutta la vita, sul quale iniziò a farsi domande sul suo ruolo di donna in una società che si aspettava che diventasse una madre sottomessa (come la sua), in contrasto con il suo desiderio di un femminismo radicale. «La mia grande tragedia è essere nata donna», scrisse.

Mentre frequentava il primo anno di università la scrittrice tentò di togliersi la vita per la prima volta. La ricoverarono al McLean hospital, un’istituzione psichiatrica, dove fu trattata con l’elettroshock. Dopo questo episodio Sylvia si riprese e concluse gli studi con ottimi risultati, lasciandosi alle spalle l’oscuro evento e sperando che non tornasse a ripetersi. Tuttavia le fu diagnosticata una depressione clinica e ne soffrì per molti anni.

Grazie ai voti eccellenti Plath ottenne una borsa di studio Fulbright che le permise di studiare a Cambridge, in Regno Unito. Fu lì che conobbe il poeta Ted Hughes, che sposò nel giugno 1956. Per tutto quel tempo Sylvia continuò a scrivere e pubblicò alcuni racconti e poesie su riviste universitarie.

Poco dopo il matrimonio Sylvia e Ted si trasferirono negli Stati Uniti, dove vissero tra il 1957 e il 1959. Plath iniziò a insegnare allo Smith college, dove un tempo aveva studiato, e continuò il suo lavoro creativo. Poco dopo scoprì che il marito flirtava con una studentessa nel campus e ne rimase distrutta.

A Boston Sylvia assistette ai seminari di Robert Lowell, fondatore della poesia confessionale, insieme alla poetessa Anne Sexton, a cui è stata spesso paragonata. In breve rimase incinta e la coppia decise di tornare in Inghilterra.

 

Fine prima parte

luciani.2006@libero.it

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