HomeSpettacoli Musicali e TeatraliTORRE CHIANCA: RITORNO ALLA TERRA

TORRE CHIANCA: RITORNO ALLA TERRA

TORRE CHIANCA: RITORNO ALLA TERRA

Venerdì 27 agosto alle 21 alla Masseria Ospitale di Lecce la prima assoluta per una performance che propone l’incontro tra la musica di Marco Bardoscia e Dario Congedo, la danza di Giorgia Maddamma, Sara Nizzoca e Ambra Berni Canani e i video di Carlo Mazzotta. Lo spettacolo sarà in diretta streaming grazie a Puglia Sounds Producers.

La Masseria Ospitale sulla Lecce-Torre Chianca ospita la prima assoluta di “Ritorno alla Terra”, inedita performance dal vivo con le musiche di Marco Bardoscia (contrabbasso) e Dario Congedo (batteria), la danza di Giorgia Maddamma, Sara Bizzoca e Ambra Berni Canani e gli interventi video di Carlo Mazzotta. Grazie al sostegno della Regione Puglia nella Programmazione Puglia Sounds Producers 2020/2021 (FSC 2014/2020 Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro) e nel Programma Straordinario 2020 in materia di Cultura e Spettacolo, lo spettacolo, prodotto da Koreoproject con la direzione artistica di Giorgia Maddamma (docente dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma), sarà trasmesso anche in diretta su Facebook e YouTuve (@ koreoproject).
Questa inedita performance, nata dall’incontro tra musicisti e danzatrici, che hanno una collaborazione consolidata da anni, lancia un messaggio di ritrovata speranza: la terra è il nostro sostegno, è la madre che ci ospita nel suo caldo grembo e ci nutre. Questo progetto si dipana come un germoglio appena sbocciato fino a diventare un grande albero carico di foglie, fiori e frutti che tendono al cielo e con radici solide e forti. La musica e la danza si prestano come metafora di tutto ciò: il contrabbasso e i tamburi tengono ancorata la struttura che sostiene il corpo delle tre danzatrici che sono nello stesso tempo tronchi, rami, foglie di una grande madre terra d’arte che accoglie e abbraccia tutti. La danza è l’albero, la musica la sua linfa vitale. Semplicità è la parola chiave, ma come esito di pensieri e azioni complesse e articolate. È evidente che la percezione del nostro vissuto quotidiano prima della pandemia che il mondo ha vissuto non è più sostenibile sotto molti aspetti; ecco, quindi, che nasce l’esigenza di riflettere, fare un passo indietro e ripartire. Nasce l’esigenza di ripiantare nuovi semi, per far crescere piante nuove e più rigogliose nel rispetto della propria terra e della nostra Terra. L’atto performativo in questo caso diventa gesto di riforma. La musica in dialogo con la danza conquistano nuovi spazi e li riempiono di significati.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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