ALMANACCO DEL GIORNO
Almanacco di Martedì 07 Gennaio 2020
Seconda settimana dell’anno 2020
Giorni dall’inizio dell’anno: 07 * giorni alla fine dell’anno 359
Il sole sorge a Roma 7.38 e tramonta alle 16.55 (ora solare)
Il sole sorge a Lecce 7.09 e tramonta alle 16.45 (ora solare)
OGGI SI FESTEGGIA: San Luciano
ACCADDE OGGI: 1797 – Il Tricolore viene adottato per la prima volta:
«Compagnoni fa mozione che si renda Universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di tre colori, Verde, Bianco e Rosso e che questi tre colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti. Viene decretato.» È uno stralcio del verbale approvato nella assemblea di Reggio Emilia, che riconobbe il Tricolore come bandiera ufficiale della Repubblica Cispadana cui furono chiamati ad aderire tutti gli altri popoli italiani.
La conquista francese dell’Italia del nord aveva risvegliato lo spirito unitario nei diversi Stati della Penisola, al cui posto erano nate delle repubbliche d’ispirazione giacobina. Come segno di adesione agli ideali della Rivoluzione e del regime napoleonico, in queste nuove entità vennero adottate bandiere e coccarde che nei colori e nella suddivisione in tre fasce richiamavano il modello francese.
La versione italiana differiva
in un colore: il verde in luogo del blu. A idearla nel 1794 furono due studenti
dell’Università di Bologna e martiri patrioti: il bolognese Luigi Zamboni e
l’astigiano Giovanni Battista de Rolandis (originario di
Castell’Alfero). Il loro disegno mise assieme il bianco e il rosso, presenti
nel vessillo di molte città del nord (per alcuni s’ispirarono alle rispettive
città d’origine, per altri alla città di Milano) con il verde che simboleggiava
la speranza di unificare il paese (ma riprendeva anche il colore della divisa della
guardia civica milanese).
In poco tempo divenne un segno di riconoscimento per i popoli liberati dal
vecchio potere monarchico. Un clima che accompagnò la formazione
della Repubblica Cispadana, nata dall’unione delle province di Modena e
Reggio Emilia con le ex legazioni pontificie di Ferrara e Bologna. L’atto di
costituzione fu ratificato da un’assemblea di 110 delegati, presieduta dal
ferrarese Carlo Facci, che venne convocata nella sala dell’archivio ducale di
Reggio Emilia (successivamente ribattezzata Sala del Tricolore).
Qui tra gli altri provvedimenti, fu deciso, su mozione del deputato Giuseppe Compagnoni, di adottare il Tricolore come stendardo ufficiale. In questa fase si presentava divisa in tre fasce orizzontali, dai colori rosso-bianco-verde (dall’alto verso il basso), e con al centro il Turcasso o Faretra con quattro frecce, a simboleggiare l’unione delle quattro popolazioni di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia.
Quasi un anno mezzo dopo, con la nascita della Repubblica Cisalpina (che inglobò Cispadana e Transpadana) si passò alla disposizione a fasce verticali, partendo dall’asta con il colore verde. Questo modello durò poco e all’inizio del XIX secolo si optò per un quadrato rosso contenete un rombo bianco che a sua volta racchiudeva un quadrato verde (dal 2000 diventerà lo stendardo del Presidente della Repubblica).
Utilizzato dai moti rivoluzionari degli anni Trenta, il Tricolore tornò in auge con i moti del ’48 fino a diventare l’insegna ufficiale del Regno di Sardegna e conseguentemente del Regno d’Italia. La sistemazione definitiva maturò con la Costituzione, dove, all’art 12 comma 6, si stabilì ordine e tonalità dei colori. Per tutelarla, inoltre, venne introdotto nel codice penale il reato di vilipendio o danneggiamento della bandiera (art. 292).
La sua prima grande celebrazione ebbe luogo in occasione del centenario (1897), quando il poeta Giosuè Carducci fu chiamato a pronunciare un’orazione solenne nell’atrio del palazzo comunale di Reggio Emilia. Esattamente un secolo dopo il Parlamento italiano istituì la giornata nazionale della bandiera.
NACQUERO OGGI:
1952 – Giuliano Ferrara – girnalista
1977 – Marco Storari – ex calciatore
1979 – Marco Mordente – ex giocatore basket
LA FRASE CELEBRE:
Sognatore è un uomo con i piedi fortemente appoggiati sulle nuvole. (Ennio Flaiano)
IL PROVERBIO:
Gennaio secco, lo villan ricco
DOODLE DI GOOGLE: Centenario di Charles Addams:
Gomez, Morticia, zio Fester e gli altri protagonisti della stravagante famiglia di 001 Cemetery Lane, prendono nome dal disegnatore che ha dato loro vita nel fumetto pubblicato negli anni Trenta. Si tratta di Charles Addams, la cui carriera professionale è iniziata ritoccando le fotografie dei cadaveri per il magazine True Detective, per poi prendere il volo quando è approdato al New Yorker facendo debuttare la Famiglia Addams. Diventati poi famosi grazie anche a telefilm, cartoni animati e film basati su di loro.
Dalle testimonianze dei suoi colleghi e amici, pare che la vita di Charles Addams in quanto ad originalità non avesse nulla da invidiare ai suoi cartoon: tra le tante, ha celebrato il tuo terzo matrimonio in un cimitero per animali! E proprio qui si è fatto poi seppellire alla sua morte.
Nel 2012 è ricorso il centenario della sua nascita e Google ha celebrato l’evento con un doodle locale che ritrae la famiglia Addams al completo (doodle visibile nei paesi, compresa l’Italia, in cui il suo fumetto o i suoi personaggi hanno avuto grande popolarità).