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LA GUERRA IN UCRAINA

LA GUERRA IN UCRAINA

Oggi è il 212° giorno di guerra

Code verso Georgia per chi non vuole combattere in Ucraina

Molti russi stanno tentando di lasciare il Paese per evitare una chiamata militare per la guerra in Ucraina. É quanto si legge sul sito della Bbc. Le code si sono formate ai valichi di frontiera con la Georgia da quando il presidente Vladimir Putin ha annunciato mercoledì una mobilitazione militare parziale, che potrebbe vedere 300.000 persone obbligate ad arruolarsi. Il Cremlino afferma che le notizie sulla fuga di uomini in età da combattimento sono esagerate. Un cittadino che ha preferito restare anonimo ha detto a Rayhan Demytrie della Bbc di aver preso il passaporto e di essersi diretto al confine, senza fare le valigie, subito dopo l’annuncio del presidente Putin perché rientra nel gruppo che potrebbe essere potenzialmente inviato in guerra. “Mi spezzerò il braccio, la gamba… qualsiasi cosa pur di evitare la leva”, ha detto. Alcuni testimoni hanno stimato che la coda di auto al checkpoint di Upper Lars fosse lunga circa 5 km, mentre un altro gruppo ha affermato che ci sono volute sette ore per attraversare il confine. Il video della scena mostrava alcuni conducenti che lasciavano le loro auto o camion temporaneamente nel traffico fermo.

 

Cnn: Putin sta dando ordini diretti ai generali

Il presidente russo, Vladimir Putin, sta dando ordini diretti ai generali impegnati nella guerra in Ucraina. Lo riferisce la Cnn, menzionando due fonti di intelligence occidentali. Tali ordini “suggeriscono una struttura di comando disfunzionale” che ha pesato sull’operazione militare, ha affermato una fonte.    Altre fonti vicine ai servizi segreti americani hanno riferito alla Cnn di “significative divergenze” su dove concentrare gli sforzi russi. Un alto funzionario Nato, infine, ha sottolineato che le autorità russe stanno faticando a trovare un capro espiatorio per gli errori commessi sul campo. “Funzionari del Cremlino ed esperti dei media di Stato stanno discutendo con fervore le ragioni del fallimento a Kharkiv e, come di consueto, il Cremlino sembra cercare di distogliere la responsabilità da Putin e dalle forze armate russe”, ha sottolineato.

 

Estonia: iniziate le esercitazioni dei riservisti

Il Governo estone ha richiamato oggi i riservisti e i membri della Lega di Difesa per una sessione straordinaria di esercitazioni. Lo ha annunciato la prima ministra Kaja Kallas durante ttolineato che la nuova fase della guerra in Ucraina non pone, al momento, “minacce dirette per l’Estonia”. Ciò nonostante, ha continuato il Primo ministro, “capacità di difesa significa prontezza e coscienza che, in un momento di crisi, sappiamo esattamente cosa fare”.

Dopo aver ricordato che i Paesi baltici si preparano a possibili difficoltà inerenti all’approvvigionamento elettrico e aver difeso la decisione di limitare gli ingressi di cittadini russi con visti emessi da Paesi Schengen, Kallas è tornata sulla questione dei cittadini russi residenti in Estonia. “Sono convinta che nessuna persona che risiede in Estonia e condivide i nostri valori voglia intromettersi nella guerra criminale in corso in Ucraina”, ha detto. “Se comunque qualcuno stesse considerando la possibilità di unirsi alle forze russe, il mio messaggio è chiaro: non andateci perché non c’è ritorno. Chiunque imbracci le armi contro una nazione libera, contro l’Ucraina libera, imbraccia le armi contro l’Estonia e commette un crimine che noi non perdoneremo”.

 

Anesty: Russia liberi subito i manifestanti arrestati

“Ogni persona ha il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni e di protestare, anche nei confronti dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina. Tutti coloro che sono stati arrestati solo per aver manifestato pacificamente contro la mobilitazione e contro la guerra devono essere scarcerati immediatamente e incondizionatamente e la repressione contro le voci dissidenti russe deve cessare”.

Lo ha affermato il vicedirettore di Amnesty International per l’Europa orientale e l’Asia centrale, Denis Krivosheev, commentando la notizia dell’arresto di almeno 1386 manifestanti pacifici che avevano preso parte alle proteste successive alla richiesta del presidente russo Putin di mobilitare ulteriori truppe per la guerra in Ucraina.

 

Yellen: Russia offre “sconti enormi” sul petrolio a Cina e India

Il previsto price cap occidentale sul petrolio russo sta già facendo la differenza. Lo ha detto il segretario al Tesoro Usa, Janet Yellen, sottolineando che Mosca sta offrendo a Cina e India “sconti enormi” nel tentativo di trovare altri sbocchi all’export del greggio. A dicembre, l’Europa interromperà la maggior parte dei suoi acquisti di 3 milioni di barili al giorno, esercitando ulteriore pressione sulla Russia per trovare nuovi acquirenti per il suo petrolio, ha detto Yellen in una conferenza ospitata dalla rivista ‘The Atlantic’.

luciani.2006@libero.it

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