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L’ANGOLO DEDICATO AL LIBRO

L’ANGOLO DEDICATO AL LIBRO

SOTTO IL VULCANO di Malcom Lowry

La prima edizione do questo libro uscì nel 1947. Un romanzo definito dall’autore stesso e da molti critici una Divina Commedia Ubriaca, ed è stato classificato come uno dei massimi scritti del XX secolo.

Siamo in Messico ed il protagonista è Geoffey Firmin, console britannico, un uomo perennemente ubriaco che non riesce a recuperare un rapporto con la moglie, Yvonne. Il passato affiora costantemente nei pensieri del console e le parole scorrono senza controllo. Lo stile del racconto riflette lo stato d’animo dell’ubriaco.

Le pagine del romanzo straripano d’amore, di vita, di paesaggi meravigliosi. E’ una storia metaforica, un cantico d’amore, un’ode alla vita, un inno alla morte, un viaggio emblematico alla ricerca del sacro, un’allegoria politica.

Ecco un breve brano:

«Due catene di montagne tagliano la repubblica approssimativamente da nord a sud, formando tra loro tutta una serie di vallate e di altopiani. Sovrastando una di queste valli, che è dominata da due vulcani, sorge, a duemila metri sul livello del mare, la città di Quauhnahuac. Si situa a sud del Tropico del Cancro, esattamente sul diciannovesimo parallelo, alla stessa latitudine circa delle Isole Revillagigedo, a ovest nel Pacifico, o, molto più a ovest, dell’estrema punta meridionale di Hawaii – o anche alla stessa latitudine del porto di Tzucox, a est, sulla costa atlantica dello Yucatan presso il confine dell’Honduras britannico, o, molto più a est, della città di Jaggernaut, in India, sul Golfo del Bengala.
Le mura della città, costruita su un colle, sono alte, le vie e i vicoli tortuosi e accidentati, serpeggianti le strade. Una stupenda autostrada di tipo americano scende dal nord, ma per smarrirsi poi nell’intrico delle viuzze e riemergere infine sotto specie di un sentiero da capre. Quauhnahuac possiede diciotto chiese e cinquantasette cantinas. Vanta inoltre un campo di golf, non meno di quattrocento piscine tra pubbliche e private, ricolme dell’acqua che senza posa si rovescia dall’alto delle montagne, e molti splendidi alberghi.»

Al romanzo è ispirato l’omonimo film di John Huston, uscito nel 1984.

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