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LE DONNE NELLA STORIA – HILLARY CLINTON

LE DONNE NELLA STORIA – HILLARY CLINTON

Hillary Diane Rodham, coniugata Clinton, politica, avvocato e diplomatica statunitense

Segue da venerdì 15 dicembre 2023

Clinton fu la candidata Democratica e contava 2 843 delegati, 16 914 722 voti popolari, 34 Stati vinti e il 55,23% dei voti totali. Tra i superdelegati ottenne invece oltre il 90% senza i quali non avrebbe ottenuto la maggioranza determinando una open Convention. Ma ha perso 1 milioni di voti netti dal 2008.

Il 22 luglio 2016, Hillary presentò il senatore della Virginia Tim Kaine quale candidato vicepresidente nel “running mate”. Una scelta criticata perché appariva più politica per garantirsi la conquista di uno Stato, La Virginia, da sempre considerato swing.

Il 28 luglio, al termine della Convention Democratica di Filadelfia ricevette formalmente la candidatura democratica alle Elezioni Presidenziali degli Stati Uniti d’America del 2016, diventando così la prima donna a concorrere per la Casa Bianca in rappresentanza di uno dei due maggiori partiti del sistema politico statunitense (la prima donna in assoluto era stata Victoria Woodhull per l’Equal Rights Party mentre nel 1984 proprio i Democratici candidarono la prima donna vicepresidente con Geraldine Ferraro)

La candidatura di Hillary Clinton ha beneficiato del sostegno (endorsement) di numerosi leader politici.

Nel campo della stampa Hillary Clinton si aggiudicò la battaglia degli endorsement dei giornali con un risultato senza precedenti, 57 a 2.   Clinton, da parte sua, non solo ha ricevuto l’endorsement delle testate più importanti, che da mesi denunciavano i pericoli di una presidenza Trump, ma anche di diverse storiche testate conservatrici da sempre schierate con i repubblicani, Altre testate  conservatrici, pur non arrivando a consigliare espressamente di votare la democratica, hanno esplicitamente chiesto ai propri elettori di non votare per il repubblicano. Tra i giornali più famosi, quasi tutti si sono schierati in favore dell’ex Segretario di Stato, in particolare il The New York Times, il Los Angeles Times, l’USA Today,e molti altri ancora.

Durante la campagna elettorale l’FBI annunciò di aver aperto un’inchiesta sull’uso del server privato di posta elettronica di Hilary ai tempi in cui era Segretario di Stato, che si concluse con la dichiarazione di negligenza non intenzionale e di non aver trovato abbastanza materiale per un’incriminazione.

L’11 settembre 2016, Hillary Clinton fu costretta a lasciare una cerimonia ufficiale a causa di un malore dovuto al caldo, ricomparve poco dopo in forma molto migliore. Dovette però dichiarare ufficialmente che le era stata diagnosticata una polmonite il venerdì precedente e fu costretta a prendersi una pausa.

La candidata democratica uscì vincitrice nei tre dibattiti televisivi, tenutisi il 26 settembre, il 9 ottobre, e il 19 ottobre 2016.

Il primo dibattito, fu il più seguito di sempre nella storia dei dibattiti TV con audience media di 84 milioni di telespettatori e altri che lo hanno seguito in streaming e su YouTube.

Il secondo dibattito, è stato trasmesso il giorno dopo la diffusione delle frasi sessiste di Trump.

Nel terzo dibattito i candidati si sono scambiati le loro idee sull’aborto, sulle armi e sulla politica estera; l’ex Segretario di Stato attaccò l’avversario di avere legami filo-russi e lui attaccò la Democratica sui legami tra leader stranieri e la Clinton Foundation.

Il 28 ottobre, a una settimana circa dal voto, il direttore dell’FBI annunciò di aver riaperto le indagini sulle e-mail di Clinton ma anche questa volta il direttore James Comey confermò la decisione presa a luglio, chiudendo ufficialmente il caso a due giorni dal voto.

Hillary Clinton restò sempre in testa nei sondaggi nazionali fin dall’estate 2015 e per tutto il 2016; a luglio e agosto addirittura aveva un vantaggio del 10%. Dopo la riapertura dello scandalo mail il suo vantaggio si era ridotto moltissimo, fino quasi a 1 punto percentuale, ma nonostante tutto rimaneva comunque la netta favorita per la vittoria finale.

Hillary Clinton tenne un’ultima manifestazione a Filadelfia, giorno 8 novembre è andata a votare insieme al marito Bill in un seggio a Chappaqua nello Stato di New York dove hanno la residenza.

Il 9 novembre 2016 perse la corsa alla Casa Bianca contro Donald Trunp, contrariamente alla maggior parte dei pronostici. Tuttavia prevalse, nel voto popolare, con quasi 3 milioni di voti di vantaggio sul repubblicano. La mattina del 9 novembre telefonò a Trump, ammettendo la sconfitta e dicendosi pronta a collaborare con il presidente eletto per il bene e l’unità del Paese.

Dopo la bruciante sconfitta nelle presidenziali Hillary non è più uscita in pubblico.

Nel gennaio 2020, è stata annunciata la sua nomina a rettrice della Queen’s University di Belfast, incarico di durata quinquennale

 FINE

luciani.2006@libero.it

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