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LE DONNE NELLA STORIA Adelaide di Borgogna

LE DONNE NELLA STORIA Adelaide di Borgogna

Segue da venerdì’ 03 giugno 2022

REGINA ADELAIDE DI BORGOGNA

Quando il fratellastro del primo marito di Adelaide, il marchese di Toscana, Uberto e papa Giovanni XII invitarono suo marito Ottone il grande, re di Germania, ad attraversare le Alpi, per farsi incoronare imperatore e impadronirsi del regno d’Italia al posto di Berengario II, Adelaide seguì il marito e a Roma, il 2 febbraio 962, Adelaide, assieme al marito fu incoronata imperatrice.

In un documento del Recueil des Chartes de l’Abbaye de Cluny, tome II, datato 8 aprile 962, Adelaide viene citata (Aleidis sororis) da suo fratello, Corrado il Pacifico (Chuonradus rex).

Adelaide, sempre secondo lo storico e vescovo cattolico, tedesco, Tietmaro di Merseburgo, rimase vedova, per la seconda volta, il 7 maggio 973, divenendo la più importante consigliera del figlio, l’imperatore Ototne II, assieme alla nuora, la principessa bizantina Teofano.

Secondo l’Annalista Saxo, Adelaide con la figlia badessa, erroneamente chiamata Athelheidhe, nel 978, ebbe qualche problema con il figlio Ottone II.

La sua amicizia con la moglie del figlio, la principessa Teofano, era di natura puramente politica. Dopo la precoce scomparsa di Ottone II, nel 983, si trattava di conservare il potere e la corona imperiale per Ottone III, ancora minorenne. Insieme all’arcivescovo di Magonza, Willigis, le due donne ressero il governo dell’Impero. In un primo tempo Adelaide fu reggente del regno d’Italia, e risiedette con la sua corte a Pavia nel palazzo reale, ma fece ritorno a corte alla morte della nuora Teofane, che aveva solamente 35 anni. Da allora e sino alla maggiore età del nipote, fu reggente del Sacro Romano Impero e si occupò del governo dell’impero.

Adelaide era una donna colta: parlava quattro lingue ed era molto istruita. Esercitò una grande influenza sulla politica imperiale, sia in Italia sia in Germania.

Quando Ottone III divenne maggiorenne, Adelaide si dedicò a opere caritative e promosse la fondazione di conventi. Ebbe un grande interesse per la riforma cluniacense, che sostenne con forza. Negli ultimi anni si ritirò nel convento di Seltz, in Alsazia settentrionale, dove, secondo gli Annales Necrologici Fuldenses, morì il 16 dicembre999 e dove fu sepolta.                                                                La sua tomba non è giunta sino a noi.

Venne elevata agli altari nel 1097 da papa Urbano II . Viene festeggiata il 16 dicembre. Sino all’epoca della riforma la sua tomba fu meta di pellegrinaggi, ma quest’usanza venne meno con la scomparsa delle reliquie.

Adelaide non tornò nella sua patria natia che raramente, in periodi critici o solenni.

Abbandonò il regno dei suoi avi all’età di sei anni nel 937, con la morte del padre Rodolfo per raggiungere in Italia il suo promesso sposo Lotario.

Il fratello Corrado III, per non perdere il trono appetito da Ugo di Provenza, che nel frattempo aveva sposato la regina Berta, vedova di Rodolfo, chiese protezione a Ottone di Germania. Con l’incoronazione di Corrado a re di Borgogna sotto la loro protezione, gli Ottoni, rafforzarono il controllo sul regno fra il Giura e le Alpi, iniziatosi fin dal 926.

Alla fine del X secolo, la Borgogna era pervasa da conflitti innescati da due diversi modelli di potere: la supremazia regia di derivazione carolingia contrapposta alla espansione delle signorie locali dei principi. Nel 999, quindi, la regina intraprese un viaggio di “pacificazione” in Borgogna che si rivelerà poi anche il suo testamento politico e spirituale.

Il viaggio, secondo quanto scritto da Odilone nella sua Epitaphium lo descrive in cinque tappe importanti che corrispondono ad altrettanti luoghi di potere e religione della dinastia rodolfingia e della vita di Adelaide:

La prima tappa, fu l’abbazia di Paverne, abbazia cluniacense, sull’area di strada che da Basilea portava al Gran San Bernardo. Abbazia fondata da Adelaide e dove era sepolta della madre Berta.  Qui la regina stanca del viaggio si riposò elargendo denari e miracoli. I suoi legami con il clero cluniacense furono strettissimi come dimostrano oltre all’abbazia di Paverne le sue fondazioni monastiche nel regno d’Italia e Germania, di San Salvatore di Pavia (a cui donò il palazzo reale di Corteolona) e dell’abbazia di Seltz, in Alsazia.

Da Payerne, la regina attraversò il Gran San Bernardo e raggiunse il monastero di San Maurizio d’Agauno, fondato nel ricordo dei martiri della Legione tebana dal re di Borgonia Sigismondo nel 515. Nell’888, l’avo di Adelaide, Rodolfo I, venne eletto re dai signori della regione. In questo frangente la regina pregò ed emise alcune profezie

Da San Maurizio, proseguì verso occidente raggiungendo Ginevra, dove la regina visitò le reliquie del martire Vittore.

Da Ginevra Adelaide proseguì a nord seguendo le rive del Lemano e raggiunse Losanna dove incontrò il vescovo e suo nipote Rodolfo III che stava cercando di pacificare la Borgogna dilaniata da guerre intestine.

Infine la regina accompagnata dai vescovi e dal re di Borgogna si diresse a nord di Losanna a Orbe  nel cuore del regno borgognone, dove condusse i negotia di pace tra la dinastia rodolfingia e i potenti di Borgogna. Orbe, venne sicuramente scelta perché vantava radici romane, burgunde e soprattutto merovingie: in questo luogo la regina Brunilde venne assassinata e più tardi, la città era diventata residenza dell’imperatore carolingio Lotario II.

Ottavia Luciani

Fine

luciani.2006@libero.it

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