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LE DONNE NELLA STORIA: MATILDE DI CANOSSA

LE DONNE NELLA STORIA: MATILDE DI CANOSSA

Matilde di Canossa, o Mathilde, o più correntemente Matilde di Toscana, nota anche come la Gran Contessa nata a Mantova (?) nel marzo del 1046 deceduta a Bondeno di Roncore 24 luglio 1115. fu contessa, duchessa, marchesa e vicaria imperiale.

Matilde fu una potente feudataria e ardente sostenitrice del papato nella lotta delle investiture; personaggio di assoluto primo piano, arrivò a dominare tutti i territori italici a nord dello Stato Pontificio. Sotto il suo comando il Dominio dei Canossa raggiunse la massima estensione.

Nel 1076 entrò in possesso di un vasto territorio che comprendeva Lombardia, Emilia, Romagna e – come duchessa / marchesa – della Toscana, aveva il suo centro a Canossa nelll’Appennino reggiano.

Fra il 6 e l’11 maggio 1111 fu reinfeudata dall’imperatore Enrico V presso il Castello di Bianello a Quattro Castella, oggi provincia di Reggio Emilia

La gran contessa Matilde è certamente una delle figure più importanti e interessanti del Medioevo italiano: vissuta in un periodo caratterizzato da continue battaglie, da intrighi e scomuniche, seppe dimostrare una forza straordinaria, sopportando anche grandi dolori e umiliazioni, mostrando un’innata attitudine al comando.

Terzogenita della potentissima famiglia feudale italiana dei Canossa marchesi di Tuscia (già Ducato di Tuscia), di origine longobarda, era l’unico erede della dinastia canossiana. La Tuscia era stata nell’Alto Medioevo una circoscrizione del Regno longobardo, come tale definita “ducato”. Ecco perché a Matilde si attribuiscono sia il titolo di “marchesa” che quello di “duchessa”.

Matilde crebbe tra i freddi laghi e i nevosi boschi padani e, a differenza di molte nobildonne del suo tempo, trascorse molto tempo dedicandosi alla cultura letteraria.

Trascorse i primi anni della sua esistenza nell’agiatezza e serenità del castello di Canossa, teatro dei grandi banchetti e delle sontuose feste organizzate dal padre. Tuttavia a soli sei anni Matilde assistette a un evento che avrebbe cambiato radicalmente il corso della sua vita: il 6 maggio 1052 il padre Bonifacio fu ucciso a tradimento durante una battuta di caccia da uno dei suoi vassalli, che lo trapassò alla gola con una freccia avvelenata.

Nel 1053 Matilde e i suoi fratelli ottennero un privilegio di protezione personale dall’imperatore Enrico III il Nero, ma in quello stesso anno i due fratelli maggiori di Matilde morirono a causa di un maleficio (molto probabilmente un avvelenamento involontario)

Alla morte del papa Leone IX, parente di entrambi i genitori di Matilde, visto il crescente potere della Casa di Canossa, però, Enrico III prese in ostaggio Matilde, che aveva solo dieci anni, e sua madre e le portò in Germania; ma dopo un anno anche Enrico III morì e così Matilde ritornò in Italia.

La madre Beatrice cercò una nuova protezione risposandosi con Goffredo il Barbuto, fratello di papa Stefano IX, figlio di Gozzellone, duca di Lotaringia. Goffredo, era un aristocratico dedito alle armi ed alle arti guerresche di indole belligerante. Fu lui a succedere a Bonifacio come signore della Tuscia. La famiglia dei Canossa, padrona dell’Italia centrale e della Lotaringia, imparentata con papi e influente sugli imperatori, era in quel momento la famiglia più potente d’Europa.

Anche il nuovo papa Benedetto X ebbe vita breve; morì infatti, sempre alla corte dei Canossa, nel 1061. Dopo di lui vennero eletti due papi: l’imperatore scelse il vescovo di Parma Cadalo, che prese il nome di OnorioII, mentre la Chiesa elesse il vescovo di Lucca, nonché ecclesiastico dei Canossa, Anselmo da Baggio, che prese il nome di Alessandro II. Dopo varie vicissitudini si concordò di tenere un nuovo concilio nel cuore dei domini canossiani, a Mantova. Il papa Onorio II preferì non partecipare per timore di perdere la vita e comunque Alessandro II dimostrò la legalità della propria elezione; i Canossa, giudici dai quali dipendeva il Paparum Ducatus, decisero quindi di assegnare il papato al loro candidato Alessandro II. Matilde si ritrovò di nuovo alleata con un papa amico, con il quale stabilì inizialmente un rapporto di aiuto reciproco, che però si degradò successivamente per questioni personali. I due finirono per essere nemici.

 

Fine prima parte

luciani.2006@libero.it

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